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sabato 12 gennaio 2008

In Campania commissario straordinario alle bufale

Sembra una battuta ma è la verità, in Campania è stato nominato il commissario straordinario alle bufale. Che la situazione in Campania sia drammatica per il problema dell'immondizia lo sanno tutti, tutti ne parlano, la maggioranza senza essere informati bene sul problema e sulle soluzioni possibili. Una cosa è certa, servirà parecchio denaro per trovare le soluzioni al problema. Ci sono però anche altre spese per il governatore Bassolino che ha nominato Andrea Cozzolino, assessore alle Attività Produttive e all’Agricoltura della Regione Campania commissario straordinario per occuparsi del problema delle mandrie di bufale afflitte dalla brucellosi; avrà un budget di 66 milioni di euro. Quello della brucellosi è un problema serio in realtà, infatti 30 mila capi rischiano l'abbattimento. La brucellosi è una malattia che colpisce i bovini, si diffonde tramite diversi batteri e provoca l'infiammazione delle mammelle e aborti. Sullo sfondo dell'emergenza rifiuti quella della brucellosi fa quasi ridere e sicuramente questa nomina provoca parecchia ilarità. Sicuramente sembra uno spreco (l'innesimo) del denaro pubblico, in realtà il provvedimento è stato accolto con favore da associazioni di produttori e consumatori. Se Bassolino che non è stupido (anche se aprire all'estero costose rappresentanze per pubblicizzare Campania mi sembra poco intelligente visto che attualmente non è una regione appetitosa per i turisti) ha nominato il commisario sicuramente ce ne bisogno, ma sarà efficace? In Campania di commissari straordinari c'è una vera e propria piantagione: per il risanamento della foce del Sarno, contro il traffico e l’emergenza parcheggi di Napoli, per l’attuazione dei piani d’insediamento produttivo, il ripristino ambientale dei fondali di Baia, lo stoccaggio dei materiali radioattivi, il dissesto idrogeologico e del sottosuolo, gli insediamenti dei nomadi, per non parlare dei rifiuti; ma tutti questi commissari raggiungono gli obbiettivi per cui sono nominati? Sono veramente la soluzione ai problemi della Campania? Visti i cumuli di immondizia a Napoli non mi sembra.

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domenica 6 gennaio 2008

Allievi ignoranti? Non solo loro...

Sicuramente tutti hanno letto sui giornali e sentito parlare in tv del rapporto Pisa-Ocse 2006. Questo mostra che gli studenti italiani masticano poco l'italiano e la matematica e sono piuttosto ignoranti anche nelle scienze. Su 57 paesi l'Italia si trova al 36° posto, per usare il gergo calcistico siamo una squadra di medio-bassa classifica. Eppure l'Italia è uno degli stati che spende di più per l'istruzione del singolo ragazzo; la cifra si aggira attorno ai 100 mila dollari contro i 77 mila della media dei paesi presi in considerazione dall'Ocse. Il rapporto principalmente ha rivelato che gli italiani hanno delle conoscenze, sanno rispondere ad un test a crocetta, ma non sanno interpretare le proprie conoscenze. Così tutti sanno che la terra gira attorno al sole e al proprio asse, ma più del 50% non sa spiegare perchè si alternano il giorno e la notte (io sì). I giornali ne hanno parlato per un po', scandalizzandosi della nostra stupidità e dell'incapacità di spiegare il motivo dell'alternarsi del giorno e della notte (chissà se tutti i direttori dei tg la sanno spiegare), ma non si sono chiesti il perchè di questi risultati.
Il sottoscritto si è domandato invece il perchè, siamo forse più stupidi degli altri? Per fortuna non sono stato l'unico a chiedermelo, infatti un' indagine di Panorama ha confermato i miei sospetti: spesso i docenti non sapevano rispondere alle domande che venivano poste agli studenti dall'Ocse. Il periodico ha preso 5 domande e le ha sottoposte ai docenti di scienze, il risultato è stato che su 3 domande le percentuali di risposta esatta sono state inferiori al 40%! «Stiamo lavorando su un piano di aggiornamento degli insegnanti» questo è il commento del ministro dell'istruzione Fioroni, lo stesso ministro che ha fatto decreti a valanga riguardanti gli studenti come reintroduzione dei debiti e degli esami di riparazione (mascherati maldestramente), norme disciplinari più severe, promesse di multe, norme anti-bullo (necessarie ma la cui efficacia è da verificare), ecc. Forse il ministro dovrebbe pensare anche agli insegnanti. Tutti i media vedono il male negli studenti, il corpo docente (che accede all'insegnamento non tramite concorso premiante il merito, ma tramite graduatorie che premiano l'anzianità) non può avere responsabilità. Ok, va bene così, è più facile prendersela con chi è meno capace di difendersi (ci vorrebbe una norma anti-bullo anche qui).

Fonti: Repubblica, Corriere